blog a cura di Edoardo Colzani
martedì 28 maggio 2013
sabato 18 maggio 2013
FERROVIE DELLO STATO
"UTOPIA. Secondo Giulio Andreotti, l'utopia non risiede nel paese immaginato da Tommaso Moro, ma al ministero dei Trasporti, a Roma, dove ogni tanto c'è qualcuno che annuncia di voler sistemare le nostre ferrovie".
Enzo Biagi, "I" come Italiani, 1993, p. 213
Enzo Biagi, "I" come Italiani, 1993, p. 213
venerdì 17 maggio 2013
venerdì 10 maggio 2013
il Fattivo: GIANNINO: IL SALUTO DEL LEADER, IL RACCONTO DELL'U...
il Fattivo: GIANNINO: IL SALUTO DEL LEADER, IL RACCONTO DELL'U...: di Luca Marani Oggi è stato difficile lavorare con concentrazione. No, non è colpa né dei raggi caldi di un sole decisamente primaverile...
mercoledì 8 maggio 2013
CONGRESSI REGIONALI DI FARE
Segnali molto positivi dai congressi regionali, in attesa del congresso nazionale.
Citando Frankestein Junior....si può FAREEEEEEEE!!!!!!!!
Citando Frankestein Junior....si può FAREEEEEEEE!!!!!!!!
domenica 5 maggio 2013
CONGRESSI DI FARE
In queste settimane si stanno svolgendo i congressi di FARE per FERMARE IL DECLINO.
Il movimento, originariamente guidato dal giornalista economico OSCAR GIANNINO, per la prima volta dalla sua fondazione (luglio 2012 i dieci punti di fermare il declino, fine 2012/inizio 2013 la nascita di Fare) va a congresso nel tentativo di darsi una struttura e un'organizzazione che prima, a causa delle strette tempistiche elettorali, non s'era potuta dare.
I congressi dovranno rappresentare una rinascita per Fare che ha dovuto fare i conti con un pessimo risultato elettorale, determinato da un grave incidente di percorso, rappresentato dalla bugia di Oscar sui suoi inesistenti titoli di studio. Una bugia imperdonabile, va ammesso, soprattutto per un partito che predicava meritocrazie e trasparenza.
A me che Giannino non abbia la laurea sinceramente poco importa. Anzi, apprezzo ancor di più le idee e la lucidità intellettuale di Giannino ora che so che è un autodidatta. Quello che fatico a perdonargli è che abbia mentito agli elettori. In questo ho sempre difeso la reazione di Luigi Zingales e la sua libertà e onestà intellettuale.
In ogni caso non credo Giannino sia un arto da amputare. Credo resti comunque il Padre Nobile di Fare e il collante del movimento. Rispetto a ciò a cui ci hanno abituato i politici di casa nostra, quella di Oscar è stata una piccolezza. In ogni caso Oscar ha pagato, sta pagando e in questo ha dimostrato coerenza con il principio liberale per cui chi sbaglia paga e si assume le proprie responsabilità.
Ma i congressi dovranno segnare la nascita di un partito nuovo (non di un nuovo partito), che sappia andare oltre lo scandalo Giannino e aggregare le altre forze liberali sul campo.
In attesa del Congresso nazionale mi limito a formulare l'augurio a FARE e ai suoi elettori e sostenitori di una fase nuova, che permetta di ripartire con spirito rigenerato e un leader carismatico e una piattaforma di contenuti che rafforzi e sviluppi le idee già contenute nei 10 punti del manifesto di luglio 2012.
Il movimento, originariamente guidato dal giornalista economico OSCAR GIANNINO, per la prima volta dalla sua fondazione (luglio 2012 i dieci punti di fermare il declino, fine 2012/inizio 2013 la nascita di Fare) va a congresso nel tentativo di darsi una struttura e un'organizzazione che prima, a causa delle strette tempistiche elettorali, non s'era potuta dare.
I congressi dovranno rappresentare una rinascita per Fare che ha dovuto fare i conti con un pessimo risultato elettorale, determinato da un grave incidente di percorso, rappresentato dalla bugia di Oscar sui suoi inesistenti titoli di studio. Una bugia imperdonabile, va ammesso, soprattutto per un partito che predicava meritocrazie e trasparenza.
A me che Giannino non abbia la laurea sinceramente poco importa. Anzi, apprezzo ancor di più le idee e la lucidità intellettuale di Giannino ora che so che è un autodidatta. Quello che fatico a perdonargli è che abbia mentito agli elettori. In questo ho sempre difeso la reazione di Luigi Zingales e la sua libertà e onestà intellettuale.
In ogni caso non credo Giannino sia un arto da amputare. Credo resti comunque il Padre Nobile di Fare e il collante del movimento. Rispetto a ciò a cui ci hanno abituato i politici di casa nostra, quella di Oscar è stata una piccolezza. In ogni caso Oscar ha pagato, sta pagando e in questo ha dimostrato coerenza con il principio liberale per cui chi sbaglia paga e si assume le proprie responsabilità.
Ma i congressi dovranno segnare la nascita di un partito nuovo (non di un nuovo partito), che sappia andare oltre lo scandalo Giannino e aggregare le altre forze liberali sul campo.
In attesa del Congresso nazionale mi limito a formulare l'augurio a FARE e ai suoi elettori e sostenitori di una fase nuova, che permetta di ripartire con spirito rigenerato e un leader carismatico e una piattaforma di contenuti che rafforzi e sviluppi le idee già contenute nei 10 punti del manifesto di luglio 2012.
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