domenica 28 settembre 2014

Distributore automatico di vino...sì o no?

In questi giorni leggo sulle pagine di un quotidiano locale, "La Provincia di Lecco", di un dibattito nel consiglio comunale di Oggiono circa la legittimità dell'autorizzazione che l'ufficio commercio avrebbe rilasciato per l'installazione sul territorio di un distributore automatico di vino...dopo quelli di acqua e latte (che polemiche non ne hanno sollevate) spazio al vino?
Il dibattito, che si è sviluppato anche al di fuori del consiglio comunale, riguarda due distinti livelli: se sia moralmente giusto consentire la distribuzione di alcolici in maniera così "facile", col rischio che i più giovani ne facciano abusi, se sia da un punto di vista giuridico legittima l'autorizzazione.
Eh sì, perché pare ci sia una legge regionale che vieti la distribuzione di alcolici al di fuori dei locali...
Ora, fermo restando che mi riservo le dovute verifiche, se c'è una legge di rango superiore che pone il divieto, il Comune vi si deve attenere.
Ma la questione che sollevo è se sia corretto che una legge, statale o regionale che sia, ponga un siffatto divieto.
Mi si dirà: è estremamente pericoloso consentire la vendita su strada di alcolici. I minori potrebbero farne uso, i giovani anche se maggiorenni potrebbero abusarne.
Scindiamo le due ipotesi.
Minori: vale la stessa regola delle sigarette. Per poter prelevare sigarette o vino devi inserire la tua tessera sanitaria. Sei minorenne? Non puoi prelevare. Obiezione: e se il minore si fa prestare la tessera da un maggiorenne? Giusta obiezione, ma vale per i distributori di vino come per quelli di sigarette!
Maggiorenni che facciano abuso. Non vedo sinceramente grossa differenza sotto questo punto di vista tra un distributore di vino a un euro che si trovi sulla pubblica strada e un chioschetto sempre sulla strada o uno di quei camioncini che alla sera commerciano hot-dog e bevande, dove comodamente potrei ordinarmi 3/4 birre. Gli effetti sono potenzialmente i medesimi.
Personalmente dunque, non fosse che per il rispetto della normativa di rango superiore (che comunque mi riservo il sacrosanto diritto di criticare e ritenere non condivisibile), fossi un Sindaco non solleverei questioni di sorta circa la richiesta di un imprenditore di poter distribuire vino in queste forme.
Questo ovviamente non esclude che gli abusi, specie laddove determinino situazioni di pericolo, debbano essere sanzionati. Ma si tratta di un discorso che attiene alla libertà individuale e alla responsabilità dei singoli. Quello che contesto è una restrizione alla possibilità di commercio e di sviluppo di nuove forme imprenditoriali.
 
 
 
 
 
 

venerdì 19 settembre 2014

Unità dei Liberali - si parte dalle singole battaglie. Ecco la prima: basta TV di Stato!

ottima iniziativa. un buon inizio per riaffermare con forza la nostra voce e le istanze liberali. Una manifestazione che riunisce le tante sigle attorno a obiettivi comuni. L’inizio di un percorso volto a rafforzare e diffondere la cultura liberale in Italia. avanti così!