domenica 28 agosto 2016

Da domani si torna al lavoro!


Si riparte, ricaricati dalla pausa estiva, con nuove idee e nuovi progetti.

"Amare il proprio lavoro è la vera e concreta forma di felicità sulla terra".

martedì 23 agosto 2016

Le parole di Giorgio Ambrosoli alla moglie

Anna carissima,
è il 25.2.1975 e sono pronto per il deposito dello stato passivo della B.P.I. (Banca Privata Italiana ndr) atto che ovviamente non soddisfarà molti e che è costato una bella fatica.
Non ho timori per me perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire, ma è certo che faccende alla Verzotto e il fatto stesso di dover trattare con gente di ogni colore e risma non tranquillizza affatto. È indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il paese.
Ricordi i giorni dell’Umi (Unione Monarchica Italiana ndr) , le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarant’anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito.  Con l’incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo ed ho sempre operato – ne ho la piena coscienza – solo nell’interesse del paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: ed hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo.
I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie.  Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo.  Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto […] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa.
Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell’altro […]
Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi.
Hai degli amici, Franco Marcellino, Giorgio Balzaretti, Ferdinando Tesi, Francesco Rosica, che ti potranno aiutare: sul piano economico non sarà facile. ma – a parte l’assicurazione vita –  […]
Giorgio

venerdì 19 agosto 2016

Opportunità di stage in studio legale

Propongo a studente/i di giurisprudenza possibilità di svolgere uno stage presso il mio studio professionale. Lo studio si occupa prevalentemente di diritto societario e fallimentare, con particolare attenzione alla crisi di impresa e da sovraindebitamento. Lo stagista potrà seguire le principali dinamiche interne dello studio, affiancandomi nella gestione delle pratiche, sin dal momento della presa in carico del cliente. Le modalità di collaborazione verranno declinate sulla base delle specifiche esigenze, tenuto conto anche degli impegni accademici.
 Non è previsto orario fisso, non è necessaria la presenza in studio tutti i giorni. 
Disponibilità già da settembre. Si partirà con mansioni semplici, come la gestione del fascicolo o del registro clienti, l’accesso ai principali uffici, per poi passare all’attività di studio e ricerca giurisprudenziale, e alla redazione di diffide, contratti e dei principali atti. Lo scopo dello stage è quello di consentire allo studente di avere una prima idea sul mondo dell’avvocatura e sulla quotidianità di uno studio legale.
Per info: info@avvocatocolzani.it (Oggetto: Stage – informazioni oppure Stage – candidatura)”

lunedì 15 agosto 2016

Storia della colonna infame...ovvero della mala giustizia

Approfittando della quiete delle vacanze, ho ripreso in mano alcune letture imprescindibili. Tra queste la Storia della Colonna infame di Manzoni.

Una delle tante letture che andrebbe resa obbligatoria, nelle facoltà di giurisprudenza ma non solo.

Al di là delle condivisibili osservazioni in tema di tortura, il pregio di questo testo è quello di far riflettere su come molto spesso la giustizia sia amministrata male, piegando le leggi a certi interessi, calpestando le procedure, cercando di soddisfare le pulsioni del popolo, cercando a tutti costi il colpevole.

Chi mi legge sa che in diverse occasioni ho guardato con favore alla giuria popolare sul modello americano. So bene quali siano i rischi di affidare il diritto al quivis de populo

E tuttavia so bene pure che il mero fatto che un giudice abbia passato un concorso pubblico non è per se stessa una sufficiente garanzia - su questo come dare torto a Berlusconi.

Episodi di mala giustizia purtroppo non mancano anche oggi giorno.

Fermo restando l'attuale sistema, occorre un sistema di controlli rigido e severo. Occorre responsabilizzare i magistrati, valutare e monitorare la loro attività. E del resto noi avvocati non siamo ogni giorno sottoposti a controlli sotto vari fronti? La richiesta mi sembra più che legittima, tenuto conto del peso della responsabilità che un giudice o un pubblico ministero si assume con le proprie decisioni.

Occorre inoltre arginare la pressione mediatica sui grandi processi e ciò per garantire serenità di giudizio e una giusta difesa nel processo.


Essere Avvocato oggi

In questi links una serie di articoli che in maniera mirabile dipingono la realtà dell'avvocatura oggi.

Un invito alla riflessione.

http://www.studiocataldi.it/articoli/23041-avvocati-si-nasce.asp

http://www.studiocataldi.it/articoli/22928-avvocati-come-lavorare-12-ore-al-giorno-senza-guadagnare-un-centesimo.asp

http://www.studiocataldi.it/articoli/23043-niente-ferie-siamo-avvocati.asp

http://www.studiocataldi.it/articoli/22531-l-infelicita-degli-avvocati-e-come-risolverla.asp

http://www.studiocataldi.it/articoli/23010-come-sopravvivere-a-un-marito-avvocato.asp

sabato 13 agosto 2016

Io dico (e voto) SI!


Anche se il centrodestra e il mondo liberale sembra compatto per il no, io al referendum costituzionale voterò Sì. Non mi interessa trasformare il quesito refendario in un quesito pro o contro Renzi. Credo che se una riforma è utile vada approvata, provenga essa da destra o sinistra.
Non sono tra quelli che "la Costituzione non si tocca", "la nostra è la costituzione più bella del mondo". Sono realista e pragmatico. La nostra sarà pur stata una bella costituzione, non metto in dubbio che essa è stata il frutto di un ampio dibattito, che essa rispecchia certi nobili principi e valori e soprattutto che fu concepita a seguito dell'esperienza fascista con le sue degenerazioni.

Ma i tempi sono cambiati e la Costituzione italiana non regge più alla prova dei fatti. Il Bicameralismo va sorpassato. Fosse per me avrei addirittura abolito completamente il Senato, ma questo è comunque un primo passo avanti. Attenzione, non voglio essere frainteso. Abolire il Senato non vuol dire rinnegare una storia, disprezzare una istituzione. Significa solo avere il coraggio di un grande cambiamento nell'ottica di maggior semplificazione, snellimento delle procedure, chiarezza verso i cittadini.

Altro errore che si fa nel dibattito sul referendum è quello di mischiare erroneamente la riforma costituzionale con la riforma della legge elettorale. Sono due piani separati. Al referendum non saremo chiamati ad esprimerci anche sulla legge elettorale che resta di competenza esclusivamente del Parlamento e sulla quale eventualmente il Parlamento potrà tornare a pronunciarsi, magari per delle modifiche.

Pur apprezzando la mediazione di Parisi in ordine a una assemblea costituente da istituirsi in caso di vittoria del no, credo che l'occasione per il cambiamento almeno a questo giro non vada sprecata. Questa riforma costituzionale non sarà certo perfetta ma se continuiamo a rimandare non cambieremo mai. Peccato che il mondo attorno a noi cambia velocemente, mentre noi abbiamo ancora un assetto istituzionale non adatto alle trasformazioni già in atto...

venerdì 12 agosto 2016

Le cosce della Boschi e il diritto di satira

Quante polemiche per nulla!

Ma non avete ancora capito come funziona la satira?

Ma avete tutti perso il senso dello humor?

Sempre pronti a gridare al sessismo? 

Ma state sereni, prendevi la vita un po' più alla leggera e.....Politici, pensate ai problemi seri!!!!!


domenica 7 agosto 2016

Quella foto così inopportuna....storia di un Pm e di un avvocato che si incontrano a una festa

Ha suscitato come era prevedibile scalpore e indignazione la foto del pm Merra e dell'Avv. De Cesare in cui si vede lui che finge di baciare i piedi di lei...una goliardata...dovevo pagare pegno...sono un molestatore seriale ma solo alle feste si intende....io l'avvocato non lo conoscevo, l'ho trovato per caso alla festa.

Credo che chi rivesta certi ruoli debba prestare attenzione alle forme e alla propria immagine. Questo vale per l'avv. De Cesare, a maggior ragione deve valere per il Pm Merra.

Il Magistrato ricopre una funzione pubblica di una certa rilevanza, rappresenta nelle aule di giustizia lo Stato. Ci si aspetterebbe pertanto dal magistrato anche nella vita privata un po' di rigore. Non dico una vita monacale, ma quantomeno di salvaguardare le apparenze.

Oggi ai tempi dei social tutto quello che si mette in circolo ci sfugge di controllo, non lo possiamo dominare. Sarebbe pertanto opportuno, specie se si rivestono certi ruoli, un minimo di cautela in più.


lunedì 1 agosto 2016

Con Parisi, per la ricostruzione del Centrodestra

Credo Stefano Parisi abbia le carte in regola per coordinare la rinascita del centro-destra.
In tempi non sospetti mi ero già espresso a favore del Modello Milano. Nonostante la sconfitta come candidato sindaco, Parisi ha creato un progetto interessante e ha dimostrato buone doti non solo manageriali ma anche come politico.
Seguo quindi con molta attenzione gli sviluppi nel cantiere centro-destra. L'unico punto di contrarietà è la campagna per il NO al referendum costituzionale. Per il resto credo si sia nella direzione giusta, verso un centrodestra liberal-popolare.