giovedì 26 luglio 2012

Amici Miei, il prequel....

Premetto di essere un appassionato della saga Amici Miei di Mario Monicelli. Come tutti, quando venni a scoprire che alcuni comici nostrani sotto la direzione di Neri Parenti stavano per riprendere la saga ed elaborare un Prequel, lo confesso, ebbi i brividi. Pensare che la comicità sottile e mai volgare di Amici Miei si sarebbe potuta trasformare nella comicità del cine-panettone di italica matrice davvero mi infastidiva.
Ieri, per caso, in un momento di improduttività - ebbene sì lo confesso - ho voluto dare una possibilità al Prequel. 
Come scritto a suo tempo da Marco Travaglio La zingarata, la “supercazzola brematurata con scappellamento a destra come foss’antani” non è un liquame da trivio a base di trombate, corna, scoregge, culi, tette e giochetti di parole tipo buco-bucaiolo e via spetazzando. O meglio: è l’arte di mescolare tutti questi ingredienti senza renderli mai volgari.
Tutto sommato, mi son dovuto ricredere. Certo, le zingarate del Mascetti, di Melandri, Perozzi, Sassaroli e del Necchi sono impareggiabili. Ma devo dare atto a De Sica, Panariello e co...di aver rispettato la saga e anzi essere stati in grado di mantenere fede allo spirito originale del film - peraltro con ben riusciti richiami ad alcune scene delle tre saghe (si pensi alla scena finale del funerale, citazione dell'episodio I, o allo scherzo a Cecco che rievoca quello al Mascetti del secondo episodio o ancora alla condizione familiare di Manfredo che rievocava un po' quella dello squattrinato Conte Mascetti).


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