mercoledì 28 maggio 2014

ricostruire il centrodestra italiano

inutile negare che in Italia manchi ormai da anni una destra di stampo europeo.
Naufragato il progetto del Pdl, uscito di scena Fini (che a mio avviso poteva aspirare oggi a essere il leader di una rinnovata destra), esaurita la stagione berlusconiana, non si vede al momento un timoniere per il centrodestra.
La destra italiana, a differenza del Pd, non ha una solida struttura di partito, in grado di sopravvivere al passaggio di leadership.
L'elettore di destra ha bisogno del capo carismatico, che sia in grado di volta in volta di accendere la scintilla nell'elettorato, così come fece Berlusconi nel 94 annunciando la rivoluzione liberale (purtroppo mai attuata).
La destra italiana non ha ancora ben scolpita una sua fisionomia. In Forza Italia c'era e c'è un insieme di diverse anime, da quella più liberale e liberista a quella più "democristiana orientata a destra".
Oscar Giannino, col suo Fermare il declino, sembrava l'anno scorso avere le potenzialità per risvegliare la voglia di far politica di quell'elettorato (imprenditori, professionisti, partite iva) che mi aspetto debba trovare tutela delle proprie istanze in un movimento chiaramente liberale e liberista, aperto al merito e al mercato (e la cui collocazione naturale dovrebbe essere a destra dello schieramento politico). Sappiamo poi come sono andate le cose, sono state fatte scelte diverse (che io ho peraltro condiviso), ma l'elettorato ha poi chiaramente mostrato di essere affezionato al bipolarismo: destra verso sinistra. E dunque dalla ricostruzione della destra s'ha da partire.
Mi aspetto, lo ripeto, che le istanze di più mercato, più merito, più libertà siano veicolate da una destra liberale ma soprattutto liberista (libertaria sarebbe forse chiedere troppo, ma non mi dispiacerebbe). Oggi l'elettore di centrodestra confuso si rivolge a Renzi che sicuramente ha innovato il Pd ma resta comunque legato a un certo ambiente di sinistra.
La politica come noto non tollera i vuoti. E dunque mi aspetto a stretto giro che tutti i movimenti che ruotano nella galassia di centrodestra, con un atto di estremo coraggio si mettano in gioco, rinuncino ai propri particolarismi, selezionino una rinnovata classe dirigente (con primarie del centro destra), aprano ai movimenti della galassia liberale, investano in diffusione delle idee e della cultura liberal-liberista, archivino il passato ed elaborino un programma elettorale semplice e chiaro articolato nei seguenti punti:
MENO STATO E PIU' MERCATO 
CONCORRENZA E COMPETIZIONE (per davvero, non all'Italiana)
APERTURA AL MERITO, CREAZIONE DI OPPORTUNITA' (lo Stato non deve dare, deve creare le condizioni perchè gli individui possano esprimere al meglio le proprie potenzialità!)
TUTELA DELLA LIBERTA' INDIVIDUALE
LIBERTA' DI COSCIENZA SUI TEMI ETICI
RIFORMA RADICALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
RIFORMA RADICALE DELLE ISTITUZIONI, uno Stato più snello, diritti realmente garantiti

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