giovedì 1 maggio 2014

Tirando le somme...l'impatto con la cultura del Common Law

Study-visit a Philadelphia (http://eccle.eu/course_programs.php): Unforgettable and Open-minding.
Con questi due aggettivi riassumerei l'esperienza di 10 giorni negli States, 7 passati nelle corti di Philadelphia e 3 per le strade di New York, oltre che in visita alla Columbia University. In soli 10 giorni, grazie all'iniziativa e ai contatti degli organizzatori, abbiamo potuto conoscere in maniera molto efficace la cultura americana in generale, la tradizione giuridica di common law in particolare.
L'impatto è stato, per quel che mi riguarda, decisamente positivo.
Gli Americani: estremamente attaccati alla propria bandiera, capaci di rendere oggetto di marketing e di "apprendimento in maniera divertente" la propria storia (fatevi un salto a Philadelphia al Constitution Center, poi ne parliamo) ma al contempo attenti alla solennità di alcuni luoghi (vedi Ground Zero a New York). Ho incontrato persone orgogliose del proprio lavoro, ad alti livelli di carriera (procuratori federali, giudici, il capo dell'FBI di Philadelphia...) ma dotate di grande entusiasmo ed umiltà, che ti trattavano alla pari, si soffermavano ad ascoltarti e rispondere ai tuoi quesiti.
La giustizia. Ho già detto altrove come la cosa che più mi ha impressionato sia il fatto che tendenzialmente in 1 mese si può chiudere un processo penale per murder. Dalla jury selection ai closing arguments, tutto in un mese. Udienze una dietro l'altro, i giurati del resto devono poter tornare quanto prima alle loro occupazioni. Svolgimento silenzioso e ordinato delle udienze. Attenzione alla persona e ai suoi diritti. Parità effettiva tra accusa e difesa. Solennità. Attenzione al fatto, sia in penale sia in civile. L'idea che a decidere sia il popolo (We the people) e che il Giudice sia solo garante della procedura (istruisce la giuria).
Ricorderò sempre la testimonianza della madre della vittima che, davanti all'imputato e alla giuria, ringrazia Dio perché lei, a differenza di altri familiari di vittime di omicidio (reato abbastanza frequente in Philadelphia), almeno può guardare negli occhi il responsabile della morte del proprio figlio.

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