lunedì 31 dicembre 2012

I candidati Lecchesi per Fermare il declino

Per quanto riguarda la Regione, nel Lecchese la lista di Fare per fermare il declino candida Francesca Fiori Galli 40 anni di Lecco, Carlo Piazza 20 anni di Lecco, Ilaria Bottazini 21 anni di Merate. 

Alle politiche, dove Giannino si candiderà come aspirante premier e capolista anche nella circoscrizione Lombardia 2 

per la Camera dei Deputati:  Guido Alberti, 54 anni, Giandomenico Beri, 53 anni, Dante Calzolari, 66 anni, Edoardo Colzani, 27 anni, Alberto D'Alto, 38 anni, Ileana Della Matera, 56 anni, Diego Galbiati, 39 anni, Pietro Galli, 41 anni, Lorenzo Perego, 45 anni, Marco Riva, 39 anni. 

per il Senato della Repubblica  i candidati saranno Marco Guglielmo Bottazzini, 51 anni, Sergio Gianola, 44 anni, Fabio Di Paco, 59 anni, e Virgilio Sala 65 anni.

domenica 30 dicembre 2012

Elezioni Politiche 2013


alle prossime elezioni correrà un nuovo movimento, composto da gente nuova, onesta, con voglia di fare. Si chiama FARE per FERMARE IL DECLINO e ha tra i suoi promotori Oscar Giannino. Io ho aderito al manifesto e ho dato la mia disponibilità a candidarmi nelle liste elettorali per le elezioni della Camera dei Deputati.

La mia candidatura è stata accettata e pertanto il mio nome comparirà tra i candidati della Circoscrizione 2 Lombardia (Bergamo Brescia Como Sondrio Varese Lecco).

Per chi volesse approfondire le tesi del movimento rimando al sito www.fermareildeclino.it
Di seguito in estrema sintesi i 10 punti del manifesto


1 Ridurre l'ammontare del debito pubblico


2 Ridurre la spesa pubblica di almeno 6 punti percentuali del PIL nell'arco di 5 anni

3 Ridurre la pressione fiscale complessiva di almeno 5 punti in 5 anni,

4 Liberalizzare rapidamente i settori ancora non pienamente concorrenziali

5 Sostenere i livelli di reddito di chi momentaneamente perde il lavoro anziché tutelare il posto di lavoro esistente o le imprese inefficienti

6 Adottare immediatamente una legislazione organica sui conflitti d'interesse

7 Far funzionare la giustizia

8 Liberare le potenzialità di crescita, lavoro e creatività dei giovani e delle donne

9 Ridare alla scuola e all'università il ruolo, perso da tempo, di volani dell'emancipazione socio-economica delle nuove generazioni

10 Introdurre il vero federalismo con l'attribuzione di ruoli 
chiari e coerenti ai diversi livelli di governo

sabato 15 dicembre 2012

il Zingales pensiero (che condivido e sottoscrivo)


E’ la meritocrazia che permette a un povero pastorello di diventare il più grande pittore del suo tempo, mentre senza c’e’ posto solo per i figli di papà.

Se l’Italia non cresce, se è a rischio di default, è perché è stata fin qui governata dai peggiori. Non i mediocri: i peggiori. Il clientelismo politico e l’economia sommersa hanno trasformato il nostro Paese in una peggiocrazia.

«Non dare da mangiare agli animali selvatici». Il motivo è che gli animali perderebbero la capacità di andare in cerca del cibo, mettendo così a repentaglio la loro sopravvivenza nell’ambiente naturale.

http://www.fermareildeclino.it/articolo/italia-prigioniera

domenica 9 dicembre 2012

Il sogno di un Paese credibile che svanisce....

e così Monti si dimette. D'ora in poi torneremo ad essere sotto l'occhio vigile dell'Europa - sia che vinca Bersani sia che ahinoi vinca Berlusconi non vedo via d'uscita per l'Italia....ma ognuno ha i politici che si merita....

martedì 27 novembre 2012

Lettera a un elettore (non ancora?) perduto



A te che hai sempre creduto di essere troppo capace, intelligente e onesto per fare politica e dunque hai lasciato che ci governassero gli incapaci, gli stupidi e i disonesti;
 
A te che sei convinto che tanto il tuo voto non conta nulla e che questa volta proprio non ci vai a votare il meno peggio,che poi vai a capire quanto è meno e quanto è peggio;
 
A te che vorresti radere al suolo tutto, ma solo se c’è  un progetto credibile per ricostruire poi;
 
A te che dalla vecchia politica non hai ricevuto niente a parte un conto salato da pagare e una serie di macerie su cui non cresce più neanche l’erba;
A te che hai finito i voti di protesta perché delle tue proteste i politici di mestiere se la ridono allegramente;
 
A te è indirizzato questo invito ad aderire a  un partito che (ancora) non c’è.
 
Non c’è il partito, ma c’è gente stanca dei partiti, che non fa politica per mestiere e che ha un mestiere senza debiti verso la politica; 
 
Gente che crede occorra  costruire un’alternativa politica,prima di demolire la casta dei vecchi pariti;
 
Gente che crede che il declino del nostro paese si può arrestare,se quelli che finora erano troppo occupati a lavorare, trovano un po’ di tempo per occuparsi la cosa pubblica;
 
Gente che non ha un padrone, né un partito-che.viene.prima- delle_ persone,ma che è accomunata solo da idee e valori  condivisi, gente che per quei valori e quelle idee è disposta a mettere la faccia e che su quei valori e quelle idee non è disposta  a scendere a compromessi.
 
C’è la gente dunque e ci sono le idee,c’è la rottura con chi è responsabile del disastro e c’è la voglia di porvi rimedio.
 
Manchi solo tu per 
Fermare il declino

sabato 24 novembre 2012

Concorrenza e meritocrazia in Italia

«Il monopolio toglie l'incentivo a essere efficienti, ecco perché la Chiesa sta perdendo i fedeli. Negli Stati Uniti c'è meritocrazia anche nella religione, da noi invece c'è corruzione anche nella Chiesa».

Luigi Zingales, Piazza san Fedele - Milano 22 ottobre 2012

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/fermare-il-declino-manifestazione-milano#ixzz2DAxxyOsO

era da anni che non facevo più volantinaggio....


ma credo non si possa più stare con le mani in mano. E' ora di dare una scossa a questo Paese vecchio, ad un sistema corrotto e clientelare. Bisogna Fermare il declino. Quantomeno provarci.
Merate, Piazza Prinetti, 24 novembre 2012

venerdì 2 novembre 2012

Ipse dixit II

"Amo la toga, non per le mercerie dorate che la adornano nè per le larghe maniche che danno solennità al gesto, ma per la sua uniformità stilizzata, che simbolicamente corregge tutte le intemperanze personali, e scolorisce le disuguaglianze individuali dell'uomo sotto l'oscura divisa della funzione. La toga, uguale per tutti, riduce chi la indossa ad essere, a difesa del diritto di un avvocato: come chi siede al banco del tribunale è un giudice, senz'aggiunta di nomi e titoli".

Ipse dixit


‎"Pessimo esaminatore è colui che spaventa lo studente guardandolo con occhi burberi, o che lo scoraggia mostrando di non stare attento a ciò che dice: anche i giudici dovrebbero cercar di essere sempre pazienti e gentili esaminatori" (Pietro Calamandrei)

venerdì 26 ottobre 2012

Politica locale....vita da capogruppo 2


Stiamo lavorando per voi!

Venerdì 19 ottobre 2012 alle ore 21.00 come gruppo consiliare IMPEGNO CIVICO PER BARZANO’, insieme ad alcuni sostenitori, ci siamo riuniti per fare il punto sulle cose fatte in circa un anno e mezzo di amministrazione. Tre ore di discussione vivace e animata durante la quale abbiamo definito la programmazione dei prossimi mesi di amministrazione.
Se da un lato dobbiamo fare i conti col Patto di Stupidità e pertanto non è stato possibile fare tutto quello che avremmo voluto, notiamo un segno di discontinuità col passato: c’è una maggiore attenzione da parte degli amministratori alla persona e ai servizi. Questa attenzione si è tradotta per esempio nell’attivazione del servizio Piedibus rivolto agli studenti e alle loro famiglie, nella promozione di una serie di inizative in ambito sociale, nella promozione di eventi di piazza in collaborazione con la Pro Loco, nella valorizzazione della Canonica di San Salvatore con un intenso e ben riuscito programma di Visite Guidate. Da non dimenticare poi l’istituzione dello Sportello del cittadino che dopo un anno di attività circa può vantare un alto numero di richieste e al contempo un altrettanto elevato numero di casi risolti e risposte fornite – maggiori informazioni seguiranno in un apposito consiglio comunale.
Siamo stati precursori rispetto alla politica nazionale, ponendo tra gli obiettivi del primo anno la Buona Amministrazione. Ricordiamo che il primo atto dell’Amministrazione Aldeghi è stata la riduzione del compenso del Sindaco.  Ricordiamo poi la trasparenza nell’azione amministrativa che è passata e passa tuttora attraverso 1) incontri con la popolazione 2) sito internet del Comune (completamente ripensato) 3) newsletters informative 4) comunicazioni cartacee nella cassetta delle lettere.
Abbiamo in cantiere un progetto estremamente innovativo (wi-fi) che entro la primavera dovrebbe diventare realtà
Nonostante le difficoltà e i tagli (amministrare oggi è sempre più difficile) andiamo avanti con determinazione nella speranza di rendere un buon servizio al paese.
Concludo queste mie osservazioni riportando un pensiero del Sindaco di Firenze, nel quale mi riconosco personalmente, che ho citato anche nell’ultimo consiglio comunale e che credo rappresenti bene la condizione degli amministratori comunali oggi:“Amministrare significa svolgere un lavoro bellissimo ma è impossibile compiere un percorso netto: gli ostacoli sono presenti a ogni incrocio. I sindaci però sono quelli che quotidianamente risolvono i problemi. Prendendosi pure gli insulti se piove troppo. Sono loro la vera anticasta e non i tecnici con le loro dichiarazioni dei redditi milionarie. Sono loro che stanno in prima fila a prendersi il fango. Sono loro che si trovano sul campo di battaglia da soli”.
Edoardo Colzani
capogruppo Impegno Civico per Barzanò

giovedì 27 settembre 2012

Li soprani der monno vecchio - Giuseppe Gioacchino Belli

Li soprani der monno vecchio
C’era una volta un Re cche ddar palazzo
mannò ffora a li popoli st’editto:
- Io so’ io, e vvoi nun zete un cazzo,
sori vassalli bbuggiaroni, e zzitto.

Io fo ddritto lo storto e storto er dritto:
pozzo vénneve a ttutti a un tant’er mazzo:
Io, si vve fo impiccà, nun ve strapazzo,
ché la vita e la robba Io ve l’affitto.

Chi abbita a sto monno senza er titolo
o dde Papa, o dde Re, o dd’Imperatore,
quello nun pò avé mmai vosce in capitolo -.

Co st’editto annò er boja pe ccuriero,
interroganno tutti in zur tenore;
e, arisposero tutti: E’ vveroè vvero.


(Giuseppe Gioacchino Belli)

domenica 23 settembre 2012

Amministrare un Comune ai tempi del Patto di Stupidità

"Amministrare significa svolgere un lavoro bellissimo ma è impossibile compiere un percorso netto: gli ostacoli sono presenti a ogni incrocio. I sindaci però sono quelli che quotidianamente risolvono i problemi. Prendendosi pure gli insulti se piove troppo. Sono loro la vera anticasta e non i tecnici con le loro dichiarazioni dei redditi milionarie. Sono loro che stanno in prima fila a prendersi il fango. Sono loro che si trovano sul campo di battaglia da soli: i partiti sono un'invenzione dei media, nessuno che dia una mano davvero"

MATTEO RENZI, Stil novo. La rivoluzione della bellezza tra Dante e Twitter

giovedì 20 settembre 2012

Amare considerazioni sulla politica di casa nostra

Quando fu affidato l'incarico di governo a Mario Monti pensai che finalmente l'Italia era sul punto di svoltare. Anzitutto Monti ci avrebbe restituito davanti al mondo quella credibilità che con Berlusconi purtroppo avevamo perso. Ma poi credevo che la sua azione avrebbe portato anche positivi sconvolgimenti interni. E le prime mosse sembravano andare nella direzione giusta. Se la determinazione che i Professori hanno messo nell'approvare una epocale riforma delle pensioni, l'avessero messa anche in tutti gli altri settori strategici per la crescita e lo sviluppo (tanto per citarne alcuni: riforma del lavoro, lotta alla corruzione, taglio ai costi della politica, riforma del sistema scolastico, revisione del patto di stabilità interno...), oggi avremmo un Paese diverso.

Il sogno, la speranza di un radicale cambiamento del Belpaese hanno però dovuto fare i conti con una triste realtà. Certo, i tecnici non devono rendere conto all'elettorato ma i politici nostrani che ancor oggi sono in parlamento sì. Ed ecco allora che il Governo Monti s'è trovato con le mani legate, dovendo sottostare alla volontà dei partiti che da un momento all'altro avrebbero potuto - possono, perchè la situazione è tutt'oggi precaria - far cadere questo governo e riportare nel caos il Paese con una nuova estenuante campagna elettorale, rimandando ancora una volta riforme che aspettano da troppo tempo.

Da tempo sento parlare di provvedimenti per la crescita, di buone intenzioni a cui non seguono provvedimenti concreti. Tante buone leggi sulla carta, pochi decreti attuativi. Consigli dei Ministri lunghissimi, risultati pochini (la famosa montagna che partorisce il topolino). E intanto il tempo passa inutilmente. E intanto il Paese resta fermo, ancorato al passato.

Il male dell'Italia è una eccessiva burocrazia. Si parla tanto di semplificazione ma ahinoi di semplice non c'è nulla. Ci si affida alle tecnologie per semplificare, ma non si danno alle P.A. e ai cittadini gli strumenti per trarre il meglio dalle tecnologie. Non basta promettere un computer per ogni studente, se poi alcuni insegnanti non sanno nemmeno che farsene di un computer. Non basta rendere tutte le pratiche telematiche se poi la struttura informatica è debole o il personale amministrativo non è in grado di gestirla.

Non si può parlare di sviluppo, promozione dell'imprenditoria giovanile e lasciare che per un giovane che decida di mettersi in proprio i costi superino i guadagni.

Il merito del Governo Monti è quello di aver sicuramente dettato una agenda. La mia grande preoccupazione è che, dopo Monti, resti solo l'agenda ma non vi sia alcuna forza politica intenzionata davvero ad attuarla.

Cambiare perché tutto resti uguale, questo il modo di ragionare che ci ha ridotto nelle condizioni in cui ci troviamo. Inutile dire che è il momento di invertire la rotta....

mercoledì 19 settembre 2012

Vietato Ridere: Fermare il declino

Vietato Ridere: Fermare il declino: Ho aderito a Fermare il declino , fondata questa estate da Michele Boldrin, Sandro Brusco, Alessandro De Nicola, Oscar Giannino, Andrea Moro...

domenica 12 agosto 2012

Accesso alla professione forense: la proposta Severino

Leggo con piacere quanto dichiarato dal Ministro della Giustizia Paola Severino (l'avvocato Severino) in materia di accesso alla professione forense. Il Ministro ha dichiarato che tra le priorità del governo, al rientro della pausa estiva, vi sarà la riforma della professione di avvocato, a partire dalle modalità di accesso a detta professione. In particolare, è allo studio dei Ministri Severino e Profumo (Istruzione e Università) una riformulazione del corso di laurea in giurisprudenza strutturato come segue: triennio comune e biennio specializzante per chi vuole accedere all'avvocatura. Lo scopo dichiarato è di evitare che la facoltà di giurisprudenza diventi una sorta di parcheggio per studenti indecisi sul proprio futuro e che - ancora peggio - alla professione forense accedano coloro i quali hanno fallito nei concorsi pubblici e si vedono pertanto costretti a riconvertirsi. La riforma vorrebbe restituire dignità e prestigio alla figura dell'avvocato, facendo sì che a tale professione acceda chi sia davvero convinto che quella sarà la sua strada, la sua missione (ritengo che fare l'avvocato sia per certi aspetti una missione, nella misura in cui ci si impegna a garantire un effettivo diritto di difesa).
La proposta mi sembra condivisibile e mi auguro possa diventare concreta.
In primo luogo perchè opera una selezione tra i candidati alla professione, consentendo l'accesso ai più motivati e riducendo il numero di aspiranti. 
In secondo luogo perchè attraverso il biennio specializzante si fornisce (si potrebbe fornire) l'acquisizione di competenze teoriche ma anche tecniche e pratiche (ritengo fondamentale prendere ispirazione dai modelli anglosassoni dove la formazione del giurista ha anche un taglio pratico).
Ovviamente la riforma dovrà accompagnarsi a un ripensamento del ruolo e della disciplina del tirocinio professionale e dell'esame di stato. L'Università, a mio avviso, dovrebbe essere nelle condizioni di poter garantire l'effettiva conoscenza del diritto da parte del laureato e pertanto l'esame di stato non dovrebbe testare nuovamente le conoscenze teoriche del candidato - altrimenti l'università vedrebbe svilito il proprio compito di formazione. Di qui due alternative: o è l'università stessa a rilasciare il titolo abilitante alla professione o altrimenti l'esame di stato va ripensato secondo un taglio più pratico.
Personalmente, opterei per la prima soluzione, lasciando la successiva selezione al mercato - solo i professionisti in grado di fornire una adeguata e qualificata assistenza in materia legale riusciranno a sopravvivere.



lunedì 6 agosto 2012

vita da Capogruppo...Pgt


fonte Casateonline

''Prendiamo atto delle numerose e dettagliate osservazioni formulate dai consiglieri di minoranza'' ha affermato il capogruppo Edoardo Colzani ''Mi sento in primo luogo di respingere in quanto gratuita ed infondata, la provocazione in base a cui la maggioranza non avrebbe piena coscienza di ciò che sta per approvare. Il Pgt come presentato oggi è stato il prodotto di una ampia discussione interna al gruppo e all'amministrazione cui hanno preso parte tutti I consiglieri oltre a una serie di incontri istituzionali cui hanno preso parte solo I più referenziati del gruppo quanto a competenze tecniche. L'idea di paese che emerge dal documento in esame - che comunque non è ancora definitivo, ed anzi è ancora migliorabile - è l'idea condivisa dal gruppo, e illustrata anche ai cittadini negli incontri di frazione. Prendo infine atto della volontà delle minoranze di cooperare alla redazione del Pgt, apprezzando il lavoro svolto nelle due sedute di consiglio comunale e invitandole a collaborare attivamente con l'amministrazione comunale nella fase delle osservazioni in tutte le sedi istituzionali''.

martedì 31 luglio 2012

spending review in Senato - alcune considerazioni


alcune rapide considerazioni su alcuni dei provvedimenti oggi all'attenzione del Senato...

Slitta aumento Iva: che dire, meno male!
Esodati, altri 55mila in pensione: chissà se ora i conti tornano!
Tagli acquisti P.A. - Organici P.A. - Affitti uffici P.A. - Consip - Ministeri: si può fare di più!
Prefetture: bene accorpamenti e risparmi
Auto blu: spesa ridotta del 50%? si può fare di più!
Studenti fuoricorso: non è giusto penalizzare indiscriminatamente ma non è nemmeno giusto che l'università diventi il parcheggio degli indecisi. io stabilirei una serie di criteri improntati al merito (es. media e numero esami sostenuti) per valutare e differenziare le situazioni dei fuoricorso
Riordino province: ma quale riordino? soppressione, please!
Aumenti rette, al riparo solo universitari a reddito basso: da qualche parte i soldi le università dovranno pure prenderli....mi astengo dal commentare
Farmaci di marca: una riforma a metà, come tante in Italia. fatta la legge, trovato l'inganno. i medici potranno comunque continuare a indicare il farmaco "di marca" dietro adeguata motivazione
Fondi a comuni e province: ok ma il problema resta il Patto di stabilità interno, meccanismo da ripensare

giovedì 26 luglio 2012

Amici Miei, il prequel....

Premetto di essere un appassionato della saga Amici Miei di Mario Monicelli. Come tutti, quando venni a scoprire che alcuni comici nostrani sotto la direzione di Neri Parenti stavano per riprendere la saga ed elaborare un Prequel, lo confesso, ebbi i brividi. Pensare che la comicità sottile e mai volgare di Amici Miei si sarebbe potuta trasformare nella comicità del cine-panettone di italica matrice davvero mi infastidiva.
Ieri, per caso, in un momento di improduttività - ebbene sì lo confesso - ho voluto dare una possibilità al Prequel. 
Come scritto a suo tempo da Marco Travaglio La zingarata, la “supercazzola brematurata con scappellamento a destra come foss’antani” non è un liquame da trivio a base di trombate, corna, scoregge, culi, tette e giochetti di parole tipo buco-bucaiolo e via spetazzando. O meglio: è l’arte di mescolare tutti questi ingredienti senza renderli mai volgari.
Tutto sommato, mi son dovuto ricredere. Certo, le zingarate del Mascetti, di Melandri, Perozzi, Sassaroli e del Necchi sono impareggiabili. Ma devo dare atto a De Sica, Panariello e co...di aver rispettato la saga e anzi essere stati in grado di mantenere fede allo spirito originale del film - peraltro con ben riusciti richiami ad alcune scene delle tre saghe (si pensi alla scena finale del funerale, citazione dell'episodio I, o allo scherzo a Cecco che rievoca quello al Mascetti del secondo episodio o ancora alla condizione familiare di Manfredo che rievocava un po' quella dello squattrinato Conte Mascetti).


giovedì 19 luglio 2012

mala tempora currunt....

oggi esami in Bicocca. 


studente: guardi non è che sono molto preparato
io: è una confessione? vuol far comunque l'esame?
studente: ma sì, proviamo
due domande dopo...
studente: eh vede che non son preparato? l'ho preparato troppo velocemente, torno a settembre


studente 2: io ho studiato su una dispensa che ho comprato in copisteria
io: ah e i libri?
studente: no solo gli appunti
io: si ricorda almeno gli appunti di quali libri erano il riassunto?
studente: no.

lunedì 9 luglio 2012

lettura per l'estate



Secondo Sloterdijk, nelle moderne democrazie il fisco (la mano che prende) considera i contribuenti (la mano che dà) come soggetti passivi da spremere e gabellare automaticamente in vista del bene pubblico. In tal modo, lo stato contemporaneo contraddice l’ispirazione democratica che dovrebbe connotarlo e dunque l’imposizione fiscale viene percepita come confisca e saccheggio. La provocatoria proposta di Sloterdijk è di trasformare gradualmente il prelievo fiscale da gesto coercitivo in gesto volontario e personalizzato, in un dono che le classi agiate rivolgono ai settori più svantaggiati della società.
Postfazione di Paolo Perticari
L'autore
Peter Sloterdijk è professore di Estetica e Filosofia alla Staatliche Hochschule für Gestaltung di Karlsruhe. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Devi cambiare la tua vita (2010) e Stato di morte apparente (2011).

mercoledì 4 luglio 2012

Qualche perplessità...

...a proposito di Spending Review


Fondi Università -200 milioni. Dal 2013 il fondo per il finanziamento ordinario delle università sarà ridotto di 200 milioni


Fondi alle scuole non statali. Per le scuole non statali arrivano fondi per 200 milioni. 

sabato 23 giugno 2012

Big Bang Italia, Matteo Renzi, riunione degli amministratori locali a Firenze


Aderisco con entusiasmo all'iniziativa di Matteo Renzi e colgo l'invito di non limitarci a dei cahiers de doléances ma portare un'ondata di positività. Sono consigliere comunale di Barzanò, 5000 abitanti in provincia di Lecco. Siamo (io e la lista civica di cui faccio orgogliosamente parte) in amministrazione da un anno ormai. Grandi opere non ne potremo fare, in compenso abbiamo mantenuto quella bizzarra promessa con cui abbiamo vinto le elezioni “Non faremo niente”. Non fraintendetemi, in realtà stiamo facendo e, nei limiti del possibile e dei vincoli di bilancio, stiamo facendo anche tanto. Non faremo niente significa che non illuderemo i cittadini con sogni irrealizzabili, faremo quello che ci è consentito fare con realismo, ottimizzando le risorse, evitando gli sprechi, cercando di mettere amore e cura anche nei piccoli interventi quotidiani (manutenzioni, riparazioni ecc...). Significa anche che ogni volta che dobbiamo prendere una decisione difficile, dolorosa (penso alla recente scelta in materia di IMU e introduzione dell'addizionale comunale) scendiamo in piazza, andiamo nelle frazioni e ci confrontiamo coi cittadini, i quali ad oggi stanno apprezzando il nostro modo di fare e concepire la politica. E questo è per chi amministra la massima gioia, da questo l'Amministrazione trae la sua forza per continuare la propria azione, nonostante tutti i vincoli di legge e gli oneri che pesano sui Comuni. Lo spirito della politica locale deve pervadere anche la politica nazionale. Occorre un ricambio generazionale, culturale. Occorre che lo spirito del volontariato che anima gli amministratori locali sia lo stesso anche dei politici nazionali. 

martedì 12 giugno 2012

Ripensare il Patto di Stabilità e favorire la crescita


Già un anno è passato da quando la lista civica di cui faccio parte (oggi come capogruppo consiliare di maggioranza) ha vinto le elezioni. Una lista giovane, di volti nuovi, con tante e variegate competenze ma soprattutto con tantissima voglia di fare. Abbiamo vinto contro ogni aspettativa e ci siamo trovati dinnanzi all'impresa più bella ma al contempo difficile: amministrare. E amministrare al giorno d'oggi, significa anzitutto fare i conti con il "famigerato" patto di stabilità, capirne i meccanismi e sforzarsi di rispettarli (e soprattutto, la sfida più importante per un amministratore, farli comprendere e accettare anche ai propri concittadini i quali reclamano interventi sul territorio e servizi).
Fare i conti con il Patto di stabilità, non è certo cosa da poco – lo sanno bene tutti gli amministratori locali (e devo dire che lo stanno capendo pian piano anche i cittadini, ormai sempre più solidali con i loro amministratori impotenti di fronte ai meccanismi del patto). Eppure credo sia troppo semplice (nonchè ingeneroso) demonizzare in assoluto il Patto di Stabilità. Come sempre, occorre analizzare e ponderare. 
Intanto, è apprezzabile e condivisibile la finalità del patto di stabilità: garantire la convergenza delle economie degli Stati membri della UE verso specifici parametri, comuni a tutti, e condivisi a livello europeo in seno al Patto di stabilità e crescita e specificamente nel trattato di Maastricht. La ratio è quella di ottimizzare l'utilizzo di risorse pubbliche ed evitare gli sprechi: a tale proposito vengono previste sanzioni per gli enti territoriali che non rispettano I vincoli del patto. Il Patto di Stabilità e Crescita ha fissato dunque i confini in termini di programmazione, risultati e azioni di risanamento all'interno dei quali i Paesi membri possono muoversi autonomamente: a tale proposito ciascuno dei Paesi membri della UE ha implementato internamente il Patto di Stabilità e Crescita seguendo criteri e regole proprie, in accordo con la normativa interna inerente la gestione delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo (Patto di stabilità Interno).
I vincoli del Patto oggi, tuttavia, sono troppo cogenti e penalizzano anche quei Comuni che gestiscono senza sprechi (o quantomeno cercando di limitarli il più possibile) le proprie risorse. Solo a titolo esemplificativo, da una recente indagine Ifel (della quale ha dato conto il Sole 24 ore) risulterebbe che tra il 2007 e il 2011 il Patto di Stabilità avrebbe lasciato inalterati I livelli di spesa corrente, abbattendo del 33% il tasso medio di investimenti locali,
L'eccessivo rigore per mettere in salvo i conti pubblici rischia di frenare la crescita. L'appello più volte reiterato dei Comuni a riprensare e rimodulare i vincoli del patto di stabilità non deve essere lasciato cadere nel vuoto.

domenica 3 giugno 2012

RIFORMA DELLA SCUOLA E DELL'UNIVERSITA' - LA PROPOSTA DEL MINISTRO PROFUMO

Un'ottima proposta quella avanzata dal Ministro Profumo. Finalmente un serio tentativo di riformare, svecchiando, incentivando e premiando il merito. Come tutte le proposte lungimiranti e innovative, ecco le reazioni conservatrici delle forze politiche. La prima riportata dai giornali è, ahimè, quella del Partito Democratico. 
Proprio non capisco, il merito fa così paura? Spero che, come ultimamente troppo spesso accade, la proposta non venga svuotata di contenuto e snaturata.

domenica 27 maggio 2012

«I giovani si abituino a non avere più il posto fisso. Che monotonia. È bello cambiare e accettare le sfide» (Mario Monti)

mercoledì 16 maggio 2012

Legal Service Commission anche in Italia?

Sul Corriere della Sera di oggi, un interessante articolo a firma di Cesare Rimini, dal titolo Avvocati, impariamo dagli inglesi.
Il tema trattato nell'articolo è quello del patrocinio a spese dello stato che, come noto, è assicurato al cittadino non abbiente nell'ambito di procedimenti giudiziari, alla condizione che il reddito dell'assistito non superi i 10.628,16 euro annui. Si tratta, come evidenzia giustamente Cesare Rimini, di una serie di norme di grande civiltà. Tuttavia, andrebbe ripensato in Italia quantomeno l'aspetto applicativo. L'autore denuncia come talora per reati di lieve entità e per i quali non sarà possibile mettere in esecuzione l'eventuale pena (stante l'irreperibilità dell'imputato) gravino in maniera significativa sulle finanze statali. Rimini considera il caso di in furto di un pacchetto di caramelle in supermercato commesso da un cittadino privo di permesso di soggiorno e al quale, nonostante l'indicazione di un indirizzo, è risultato impossibile notificare gli atti processuali (cittadino dichiarato poi irreperibile). Trattandosi di un caso non infrequente nella prassi, l'autore dell'articolo solleva il problema dei costi connessi alla necessità di garantire (giustamente) il diritto di difesa anche all'irreperibile: quanto costerà al bilancio dello Stato quel pacchetto di caramelle rubato? 
A titolo esemplificativo le domande di assistenza gratuita presentate nel 2011 all'Ordine di Milano sono state ben 4.263.
Ed ecco una possibile soluzione, guardando al modello inglese, su cui varrebbe a mio avviso la pena riflettere (riporto anche la considerazione finale dell'autore):
La difesa dei non abbienti nel Regno Unito è affidata alla Legal Service Commission (Lcs) in cui lavorano 1.700 avvocati. Il Ministro della Giustizia sovrintende e il Ministro del Tesoro paga per fornire assistenza a 2 milioni di persone all'anno. Gli avvocati vengono assunti a seguito di un pubblico concorso. Una strada aperta per i giovani e un grande risparmio non solo economico per lo Stato.

domenica 13 maggio 2012

Discorso sulla servitù volontaria

La vita di Étienne de La Boétie (1530-1563) è stata davvero breve, ma ciò nonostante questo giovane filosofo del 500 ci ha lasciato una grandissima eredità. La sua opera Discorso sulla servitù volontaria, come nota Paolo Flores D'Arcais nell'introduzione all'edizione italiana a cura di Chiarelettere, travalica le epoche, avanzando una problematica a cui oggi non siamo ancora riusciti a dare risposta: 


Colui che vi domina così tanto ha solo due occhi, due mani, un corpo, non ha niente di diverso da quanto ha il più piccolo uomo del grande e infinito numero delle vostre città, eccetto il vantaggio che voi gli fornite per distruggervi. Da dove prenderebbe i tanti occhi con cui vi spia, se voi non glieli forniste? Come farebbe ad avere tante mani per colpirvi, se non le prendesse da voi? 

mercoledì 18 aprile 2012

Un interessante decalogo


tratto da Toga Lecchese 1/2012

Decalogo del comportamento del magistrato

1.  Sii gentile;
2.  Sii paziente;
3.  Sii dignitoso;
4.  Sii sollecito;
5.  Sii laborioso;
6.  Non prenderti troppo sul serio;
7.  Non abbandonare il senso comune;
8.  Non temere il cambiamento;
9.  Ricordati che non ci sono processi non importanti;
10. Ricordati che anche tu potrai essere giudicato.

Disposizione tratta da un corso di perfezionamento sulla professionalità per giudici canadesi.

sabato 14 aprile 2012



Dichiarazione Francesco Vitucci (Segretario ADI) su tassazione borse di studio e assegni di ricerca.

"Tassare le borse di studio: miope, inefficace e ingiusto.

Con il maxiemendamento approvato al senato il 4 Aprile, il provvedimento “recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie” introduce la tassazione IRPEF sulle borse di studio superiori a 11500 Euro. Siamo di fronte ad un provvedimento che inciderà negativamente sul regime fiscale dei
contratti che le università pubbliche utilizzano per retribuire i giovani ricercatori. Si
tratta in particolare delle borse per studenti iscritti ai corsi di dottorato, degli assegni di ricerca. L'ADI – Associazione dottorandi e dottori di ricerca Italiani, esprime una grossa contrarietà a questo provvedimento ritenendo che in un contesto da sempre difficile per la ricerca italiana e per i giovani ricercatori,
l'emendamento, così come proposto, determini un ulteriore danno ad un equilibrio già
fin troppo fragile per chi vorrebbe fare ricerca in Italia.

Inoltre se da un lato l'efficacia di questo provvedimento è molto dubbia, in quanto secondo nostri calcoli gli introiti per lo stato sarebbero particolarmente esigui, dall'altro i giovani ricercatori si troverebbero di fronte ad una situazione di grande disagio.

Sopratutto i dottorandi italiani sarebbero i più colpiti: costretti a fare la dichiarazione dei redditi per poi non versare nemmeno un euro di tasse perché il loro reddito calcolato sarebbe così basso da avere l'esenzione. Diventare quindi dei lavoratori, non più a carico del nucleo familiare con la rinuncia a tutte le tutele per gli studenti, pur essendo considerati da tutti come studenti. Oltre al danno la beffa, dunque. Allora delle due l'una: o riconosciamo che i dottorandi siano dei lavoratori a tutti gli effetti oppure evitiamo di tassarli. Questa diventa una questione di principio. L'esclusione dei dottorandi di ricerca dalle maglie di questo provvedimento deve essere riconosciuta come una priorità.

Per gli assegnisti di ricerca ci sarebbe uno scenario simile: nessuna tassa verrebbe versata allo stato per gli assegni con la retribuzione fissata al minimo per legge. Inizierebbero a pagare qualcosa soltanto gli assegnisti con importi così alti da essere un numero praticamente trascurabile.

Consapevoli del difficile momento che il nostro paese sta attraversando, e della negativa congiuntura economica mondiale, non chiediamo corporativamente dei privilegi, ma che almeno siano tutelate quelle figure deboli che sorreggono in gran parte il sistema universitario italiano, spesso in condizioni di frustrazione.

Vogliamo altresì precisare che il principio secondo cui le borse di studio per ricerca e formazione, ma anche qualsiasi borsa di studio concessa agli studenti ed ai tirocinanti debbano restare esenti dalla tassazione non può essere ignorato. E' un investimento per accrescere le potenzialità dei nostri talenti e non compromettere la già scarsa competitività delle borse di dottorato e degli assegni di ricerca nell'attirare studenti e dottori di ricerca dall'estero (e nel trattenere quelli italiani).

Chiediamo quindi che si rinunci a questo provvedimento, espungendo dal comma16-quater, art. 3 le parole «anche in deroga alle specifiche
disposizioni che ne prevedono l’esenzione o l’esclusione, ferma restando l’applicazione
dell’articolo 51, comma 2, lett. f-bis) del predetto decreto». Questo in virtù dell'inutile vessazione nei confronti dei giovani ricercatori e in nome di un'attenzione verso la ricerca come volano di sviluppo. Constatare che i giovani ricercatori vengano penalizzati ancora una volta è incompatibile con l'idea che la ricetta per uscire dalla crisi sia basata su crescita, innovazione e ricerca."

Francesco Vitucci
Segretario Nazionale ADI - Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca italiani
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lunedì 9 aprile 2012

Mala tempora currunt...

Troppo facile gridare semplicemente allo scandalo per i tristi episodi che puntualmente le cronache ci sottopongono e che riguardano la sciagurata gestione della cosa pubblica da parte dei partiti. Troppo facile inveire contro il potente di turno, lamentare che nessuno ci rappresenta e concludere con la solita generalizzazione per cui sono tutti ladri. La questione è seria e complessa.
Intanto, non sono tutti ladri, per fortuna c'è ancora gente che - mi riferisco in particolare ai tanti e volonterosi amministratori locali e alla base dei partiti, costituita da volenterosi militanti - la politica la fa perchè ci crede, e dedica tempo e passione al bene comune.
Poi perchè il mal costume che viene riportato dalle cronache implica un discorso più approfondito sulla politica, sui partiti, ma anche un più generale discorso sulla società e i suoi valori.
Tra i tanti spunti di riflessione che la vicenda leghista ci offre, uno in particolare mi ha colpito, ossia la mercificazione del titolo di studio. Le lauree si comprano, non si guadagnano mica con lo studio...cosa credevate? La laurea è un pezzo di carta da appendere su una parete, è il pezzo di carta che legittima l'essere chiamati dottore. Nulla di più. La laurea è una merce.
A questi indecenti livelli siamo giunti. Ahi, serva Italia......

martedì 3 aprile 2012

la citazione del giorno

"Il linguaggio può divenire uno strumento assai scomodo nelle mani di colui che non abbia consuetudine con esso. E' difficile, infatti, controllare ogni singola parola e, durante l'udienza, la minima debolezza di un'espressione è registrata dall'avversario, senza possibilità di recupero" R. Grenier 1949

lunedì 26 marzo 2012

Elogio del Governo Monti

Monti avvisa: «Se il Paese non è pronto, il governo potrebbe anche non restare» - Corriere.it


Sono un convinto sostenitore del Governo Tecnico e di Mario Monti. Mi auguro che questo Governo possa essere messo dal Parlamento nelle condizioni di portare avanti una sana politica riformatrice del nostro Paese.
We need a change...

domenica 25 marzo 2012

Politica locale


A Barzanò è scomparso il Consiglio Comunale?

La Lega Nord di Barzanò, ha recentemente pubblicato sul suo sito il seguente annuncio: A Barzanò è scomparso il Consiglio Comunale. Il gruppo leghista lamenta la mancata convocazione da parte dell’Amministrazione del Consiglio Comunale dal lontano dicembre 2011. La doglianza leghista merita di essere presa in considerazione per fare alcune puntualizzazioni.
E’ vero infatti che nelle linee di mandato dell’Amministrazione si leggeva della volontà di valorizzare il consiglio comunale coinvolgendolo nelle decisioni importanti e nella discussione dei problemi di interesse del paese.
Valorizzare il consiglio comunale, tuttavia, non significa certamente convocarlo mensilmente, anche quando non ve ne sia bisogno, pur di convocarlo. Significa convocarlo allorquando sia necessario un confronto, una discussione, una votazione su temi che richiedono il passaggio dinnanzi a questa istituzione. Non convocare il consiglio comunale per qualche mese non significa disprezzare l’istituzione nè tantomeno che la Giunta è inattiva. La macchina comunale si sta comunque muovendo e l’Amministrazione sta lavorando, talora con risultati visibili ma altre volte con risultati non immediatamente percepibili e che daranno solo in un secondo momento ii loro frutti.
I consiglieri di maggioranza e minoranza hanno la possibilità di lavorare e confrontarsi su temi importanti anche in mancanza di una formale convocazione nel consiglio nelle riunioni delle commissioni di studio, istituite proprio dal consiglio comunale (su impulso della Giunta) per garantire coinvolgimento e partecipazione dei consiglieri e non solo durante tutto l’arco dell’anno. La maggior parte delle commissioni sono state già convocate, altre verranno convocate a breve.
Insomma si sta lavorando e si sta comunque cercando un confronto con tutte le forze operanti sul territorio.
Detto questo, l’Amministrazione dovrà comunque tenere in considerazione la richiesta di convocazione del consiglio comunale da parte delle minoranze, soprattutto allorchè le stesse producano mozioni, interrogazioni ma anche proposte di delibera. Occorre peraltro ricordare che il consiglio comunale a norma dell’art. 19 del regolamento del consiglio comunale può essere richiesto anche da 1/5 dei consiglieri. Ci si augura tuttavia che le minoranze che oggi reclamano la convocazione a breve di un consiglio comunale siano in grado di portare all’ordine del giorno temi concreti, proposte costruttive e non mozioni politicamente connotate e ideologiche.
Edoardo Colzani

sabato 24 marzo 2012

Sul valore legale della laurea

Il Governo Monti, come preannunciato, ha aperto questa consultazione on line sul valore del titolo di studio e sull'accesso alle professioni: http://www.istruzione.it/web/ministero/consultazione-pubblica
Ho colto immediatamente questa opportunità per esprimersi su un tema importante. sono ben favorevole all'abolizione del valore legale del titolo di studio, poichè lo ritengo un metodo per mettere in competizione le università e promuovere gli investimenti nella ricerca e nei propri talenti da parte degli Atenei. Non solo l'abolizione del valore legale mette in competizione le università, ma comporta altresì un ripensamento dei criteri di valutazione e selezione dei candidati, orientato alla promozione del merito, dell'internazionalizzazione, dei percorsi individuali e delle competenze.

venerdì 27 gennaio 2012

Abolizione del valore legale della laurea

Nell'esprimere il mio parere favorevole all'abolizione del valore legale della laurea, riporto una ben nota citazione di Luigi Einaudi:


La verità essenziale qui affermata [è:] non avere il diploma per sé medesimo alcun valore legale, non essere il suo possesso condizione necessaria per conseguire pubblici e privati uffici, essere la classificazione dei candidati in laureati, diplomati medi superiori, diplomati medi inferiori, diplomati elementari e simiglianti indicativi di casta, propria di società decadenti ed estranea alla verità ed alla realtà; ed essere perciò libero il datore di lavoro, pubblico e privato, di preferire l'uomo vergine di bolli. (Scuola e libertà)