ho deciso di tornare alle origini, confermando la scelta fatta col primo voto (allora c'era ancora Alleanza Nazionale).
Torno a mettere la croce sulla fiamma tricolore....
blog a cura di Edoardo Colzani
lunedì 26 febbraio 2018
domenica 18 febbraio 2018
Elezioni 2018....che imbarazzo!
Per la prima volta nella mia storia da elettore sono in imbarazzo. Francamente è dura scegliere per chi votare. Nessun partito mi rappresenta appieno ma, in realtà, è difficile quest'anno scegliere anche solo il meno peggio.
Ho sempre votato con convinzione. Ho sempre atteso con ansia le elezioni per poter esercitare il mio diritto di voto. Ho sempre reputato sbagliato non votare.
Ma mai come quest'anno la scelta è stata così imbarazzante. Non solo i singoli partiti non offrono proposte credibili ma addirittura, costretti ovviamente dalla legge elettorale, si apparentano a soggetti con programmi ancor meno credibili.
Le opzioni sul campo sono 3.
Centrosinistra: faccio fatica anche solo a pensare che il mio voto possa andare al PD. In primo luogo perchè non mi sento culturalmente vicino alla sinistra. Renzi mi sta anche simpatico, non nascondo di averlo votato alle primarie, a Orlando sono grato per alcune riforme in materia di giustizia e per aver bandito i concorsi in magistratura ma...i compagni di viaggio tipo Ministro Fedeli proprio non mi convincono, sono lontani anni luce dal mio modo di pensare.
Centrodestra: politicamente ho sempre votato a destra, ero un ex An. Mi sento vicino ad alcune posizioni di Forza Italia (es. tasse, concorrenza, giustizia) ma Berlusconi non è più presentabile, dovrebbe farsi da parte. Condivido al cune posizioni di Salvini (flat tax, abolizione studi di settore, sicurezza) ma credo manchi una cultura di governo. La Meloni non mi dispiace, ad oggi forse la più coerente nella destra.
Movimento 5 Stelle: la loro vittoria potrebbe essere destabilizzante per il sistema, ma non è chiaro se ciò sia un bene oppure un male. Vedo purtroppo poca preparazione e competenza. Sono però certo che, nel bene o nel male, darebbero uno scossone ad un sistema vecchio e malato.
Andare a votare turandosi il naso (cit. Montanelli) ma...per chi?
Ho sempre votato con convinzione. Ho sempre atteso con ansia le elezioni per poter esercitare il mio diritto di voto. Ho sempre reputato sbagliato non votare.
Ma mai come quest'anno la scelta è stata così imbarazzante. Non solo i singoli partiti non offrono proposte credibili ma addirittura, costretti ovviamente dalla legge elettorale, si apparentano a soggetti con programmi ancor meno credibili.
Le opzioni sul campo sono 3.
Centrosinistra: faccio fatica anche solo a pensare che il mio voto possa andare al PD. In primo luogo perchè non mi sento culturalmente vicino alla sinistra. Renzi mi sta anche simpatico, non nascondo di averlo votato alle primarie, a Orlando sono grato per alcune riforme in materia di giustizia e per aver bandito i concorsi in magistratura ma...i compagni di viaggio tipo Ministro Fedeli proprio non mi convincono, sono lontani anni luce dal mio modo di pensare.
Centrodestra: politicamente ho sempre votato a destra, ero un ex An. Mi sento vicino ad alcune posizioni di Forza Italia (es. tasse, concorrenza, giustizia) ma Berlusconi non è più presentabile, dovrebbe farsi da parte. Condivido al cune posizioni di Salvini (flat tax, abolizione studi di settore, sicurezza) ma credo manchi una cultura di governo. La Meloni non mi dispiace, ad oggi forse la più coerente nella destra.
Movimento 5 Stelle: la loro vittoria potrebbe essere destabilizzante per il sistema, ma non è chiaro se ciò sia un bene oppure un male. Vedo purtroppo poca preparazione e competenza. Sono però certo che, nel bene o nel male, darebbero uno scossone ad un sistema vecchio e malato.
Andare a votare turandosi il naso (cit. Montanelli) ma...per chi?
OPPORTUNITA' PROFESSIONALI 2018
Come ogni anno, rinnovo anche su questo blog, la mia disponibilità a valutare con chi fosse interessato nuove opportunità/collaborazioni professionali, in ambito legale (consulenze, convenzioni, collaborazioni di varia natura) e in ambito editoriale (progetti di ricerca accademici, progetti editoriali ecc...).
Per contatti: edoardo.colzani@gmail.com
IL MIO PROFILO IN BREVE
Per contatti: edoardo.colzani@gmail.com
IL MIO PROFILO IN BREVE
Avvocato dal 2012, civilista con specializzazione in ambito bancario, fallimentare. Gestore della crisi ex legge 3/2012.
Dottore di ricerca in Filosofia del Diritto, ho collaborato con l'Università Bicocca e Statale di Milano. Ho scritto per varie riviste on line.
LE
MIE PUBBLICAZIONI
Recensione:
Lorenzo Passerini Glazel, "La forza normativa del tipo.
Pragmatica dell’atto giuridico e teoria della categorizzazione",
Quodlibet, Macerata, 2006 pubblicata su ReF - Recensioni Filosofiche
settembre 2006
http://www.recensionifilosofiche.it/crono/2006-09/passerini-glazel.htm
Recensione:
Gianmarco Gometz, "Le regole tecniche. Una guida refutabile",
Edizioni Ets, Pisa, 2008, pubblicata su ReF - Recensioni Filosofiche
agosto 2009
http://www.recensionifilosofiche.it/crono/2009-08/gometz.htm
Nota:
L. Lantella -R. Caterina, "Se X allora Y", Giappichelli,
Torino, 2009, pubblicata su ReF - Recensioni Filosofiche aprile 2010
http://www.recensionifilosofiche.it/crono/2010-04/lantella.htm
Recensione
a: Stefano Moroni, “La città rende liberi. Riformare le
istituzioni locali”, IBL Libri, Torino, 2012
http://www.recensionifilosofiche.info/2014/04/moroni-stefano-cura-di-la-citta-rende.html
TESI
DI DOTTORATO
L'Interpretazione
giudiziale dei trattati internazionali
CURATELE
Edoardo
Colzani, Andrea Rossetti [a cura di], Mente Azione Normatività,
Ledizioni 2014
CONTRIBUTI
Edoardo
Colzani, *Stipulativo e Costitutivo. Riflessioni sulla natura del
linguaggio giuridico*, contributo in Patrizia Borsellino, Silvia
Salardi e Michele Saporiti [a cura di], *L’eredità di Uberto
Scarpelli*, Giappichelli, Torino, 2014.
ANDREA
ROSSETTI, ROBERTA CASIRAGHI, GIUSEPPE VACIAGO, STEFANO RICCI,
EDOARDO COLZANI, *Prevention and fight against cybercrime: the
ILLbuster project*, in “Ciberspazio e Diritto”, Rivista
Internazionale di Informatica Giuridica, vol. 16 n. 52 (1-2015)
venerdì 16 febbraio 2018
RICORDA....
Occorre fare fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perchè è in questo che sta la dignità umana
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