La crisi dell'avvocatura e le future opportunità
Il libro denuncia il decadimento della professione legale da attività tendenzialmente elitaria e di successo, ad impiego di scarso prestigio, appesantito dalle disfunzioni dell'amministrazione della giustizia, dalla bulimia legislativa, dall'incremento considerevole del numero degli iscritti, dall'impoverimento della clientela e, infine, dagli esigui compensi percepiti, specie a seguito dell'abolizione dei minimi tariffari. Lo scritto prende in esame, poi, il contenuto delle convenzioni che alcune banche, assicurazioni ed altri enti propongono ai legali fiduciari, evidenziandone l'inadeguatezza. Il libro valuta, quindi, le iniziative del Consiglio Nazionale Forense al fine di ottenere equi compensi. Lo scritto propone, infine, nuove occasioni di lavoro, finora non sufficientemente valorizzate dagli avvocati.
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