Faccio per iscrivermi alle graduatorie di terza fascia per l'insegnamento e...amarezza.
Scopro che il fatto che io abbia un dottorato di ricerca in scienze giuridiche, due corsi di perfezionamento post-universitario e sia abilitato alla professione di avvocato non contano nulla perchè non avrei conseguito tutti i 96 crediti dei settori scientifico disciplinari (in particolare materie economiche) e dunque mi è precluso l'accesso.
Ciò che trovo assurdo è il sistema. La laurea dunque non conta nulla? Il dottorato men che meno?
L'università dovrebbe dare una formazione di tipo generale, lasciando poi il resto all'esperienza.
Ad esempio, io da qualche anno mi occupo di diritto fallimentare, senza però aver studiato fallimentare all'università. Grazia alla laurea e al metodo acquisito mi sono studiato per conto mio fallimentare, ho fatto esperienza sul campo e ora questo è il mio ambito prevalente.
Come laureato in Giurisprudenza potrei insegnare diritto ed economia.
Ho una laurea, un dottorato, il titolo di avvocato. Per insegnare diritto ed economia, secondo l'ordinamento italiano, dovrei integrare la mia formazione con un paio di esami specifici di economia.
Ma - mi domando - non ho già abbastanza qualifiche per poter acquisire da solo le competenze specifiche per insegnare anche economia?
Tre esami integrativi di economia valgono dunque più di tre anni di ricerca come dottorando?
Valgono più di 5 anni di esercizio sul campo di una professione?
Non posso nemmeno aspirare ad una supplenza?
Così pare....#amarezza
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