lunedì 15 agosto 2016

Storia della colonna infame...ovvero della mala giustizia

Approfittando della quiete delle vacanze, ho ripreso in mano alcune letture imprescindibili. Tra queste la Storia della Colonna infame di Manzoni.

Una delle tante letture che andrebbe resa obbligatoria, nelle facoltà di giurisprudenza ma non solo.

Al di là delle condivisibili osservazioni in tema di tortura, il pregio di questo testo è quello di far riflettere su come molto spesso la giustizia sia amministrata male, piegando le leggi a certi interessi, calpestando le procedure, cercando di soddisfare le pulsioni del popolo, cercando a tutti costi il colpevole.

Chi mi legge sa che in diverse occasioni ho guardato con favore alla giuria popolare sul modello americano. So bene quali siano i rischi di affidare il diritto al quivis de populo

E tuttavia so bene pure che il mero fatto che un giudice abbia passato un concorso pubblico non è per se stessa una sufficiente garanzia - su questo come dare torto a Berlusconi.

Episodi di mala giustizia purtroppo non mancano anche oggi giorno.

Fermo restando l'attuale sistema, occorre un sistema di controlli rigido e severo. Occorre responsabilizzare i magistrati, valutare e monitorare la loro attività. E del resto noi avvocati non siamo ogni giorno sottoposti a controlli sotto vari fronti? La richiesta mi sembra più che legittima, tenuto conto del peso della responsabilità che un giudice o un pubblico ministero si assume con le proprie decisioni.

Occorre inoltre arginare la pressione mediatica sui grandi processi e ciò per garantire serenità di giudizio e una giusta difesa nel processo.


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