Come ormai tradizione si va a votare per lasciare tutto immutato.
Si pone in essere un rito, si finge di dare la parola al popolo, si finge stupore per una legge elettorale che non ti dice chi ha vinto, che è stata volutamente strutturata per non far emergere un vincitore e che non prevede nemmeno il piano B. Una legge volutamente fatta per assicurare l'ingovernabilità. Lunga vita alla logica del gattopardo, cambiare perchè nulla cambi.
Inutile dire che la classe politica si dovrebbe solo vergognare. Inutile dire che non lo farà mai. E allora via ancora una volta alle logiche di palazzo.
La soluzione ancora non si intravede ma...alcune riflessioni.
I vincitori morali di queste elezioni sono Lega di Salvini e 5 Stelle di Di Maio. Il segnale dato dagli elettori è chiaro:
1) disapprovazione delle politiche del PD - del Pd in genere, non solo di quello a matrice renziana;
2) archiviazione di Berlusconi che all'età di 80 anni ha perso il suo appeal e non è più credibile;
3) creazione di un nuovo centrodestra a matrice salviniana;
4) vittoria delle due forze politiche, appunto Lega e 5 Stelle, che predicano meno Europa e una nuova fiscalità.
C'è poco da girarci attorno.
Per quanto tra loro diversi, Lega e 5 Stelle devono assumersi le responsabilità di mandare avanti il Paese, con nuove logiche, convergendo su un programma chiaro e condiviso.
I numeri altrimenti non ci sono. Il 5 stelle, per quanto primo partito, è troppo lontano dall'avere una maggioranza. Il centrodestra, per quanto prima coalizione, è anch'esso senza numeri. Il Pd deve necessariamente starsene all'opposizione. Il messaggio delle urne è chiaro.
Tornare a votare? con questa legge elettorale non servirebbe a nulla.
Un governo tecnico? la gente col proprio voto ha fatto una scelta politica chiara.
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